Nella nostra ricerca di nuove cantine non poteva mancare la Liguria e Vis Amoris è stata una folgorazione: il Pigato, vitigno autoctono ligure, declinato in 7 diverse etichette, ognuna con caratteristiche ben definite. Roberto Tozzi è il visionario e lungimirante artefice, insieme a suo fratello Danilo e alla sua famiglia, di questo ottimo esperimento e con lui abbiamo trovato quello che cercavamo: una scelta di Pigato fuori dall’ordinario e la dimostrazione che il Pigato è un vitigno davvero versatile che si presta anche all’invecchiamento. Naturalmente troviamo il Pigato classico, chiamato Domé, che riposa 6 mesi in acciaio, ma se al Pigato facciamo fare una macerazione sulle bucce di circa 60/70 ore, una parziale fermentazione in barrique di Rovere Francese e un affinamento in bottiglia di circa 12 mesi otteniamo Sogno. Se invece vogliamo riprodurre il metodo di vinificazione tradizionale del Pigato, con una fermentazione a contatto con le bucce di alcuni giorni e un affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi otteniamo Verum. Il top però è Regis con un approccio francese della Borgogna, quindi con fermentazione in legno, batonnage di 6 mesi in tonneau francese, 4 mesi di affinamento in acciaio e 24 in bottiglia, in una parola, unico. Se ancora non siete convinti della versatilità di questo vitigno, vi restano da gustare le bollicine, tra cui un dosaggio zero da urlo, in pratica un Pigato che riposa sui lieviti per 60 mesi e il Passito, “Dulcis in fundo” in ogni senso…! Naturalmente sono tutti vini biologici e potete solo immaginare cosa sia la raccolta manuale sui terreni liguri affacciati al mare: fatica e passione. Ed è proprio questo il punto: i vini di Vis Amoris raggiungono tavole in Italia e all’estero ma quello che troviamo in ogni etichetta è il valore, la storia e la passione di questo progetto. E noi la condividiamo.