OLIVETO P.56 Brunello di Montalcino 2013 DOCG di TENUTA BUON TEMPO

OLIVETO P.56 Brunello di Montalcino 2013 DOCG di TENUTA BUON TEMPO

DEGUSTAZIONE
Colore: si presenta di un colore rosso rubino intenso
Profumo: complesso, con note fruttate di frutti di bosco, vaniglia e spezie
Sapore: è un vino strutturato e corposo

ABBINAMENTI
Oliveto P.56 Brunello di Montalcino 2013 DOCG di Tenuta Buon Tempo si abbina carne alla griglia, arrosti e selvaggina. Si consiglia di aprirlo almeno mezz’ora prima per lasciarlo ossigenare e di servirlo tra i 18 e i 20°C

CANTINA
La Tenuta Buon Tempo si estende per 28 ettari di cui 14 coltivati a vite ed è situata a sud del territorio di Montalcino, vicino a Castelnuovo dell’Abate. Alberto Machetti, con la collaborazione di professionisti in ambito enologico e agronomico come Attilio Pagli e Stefano Bartolomei, guida il team aziendale mentre la nuova proprietà è dello svedese Per Landin, già produttore in Francia nel bordolese. Dal suo arrivo Landin, ha creduto fortemente in un’agricoltura sostenibile ed attenta nel preservare il suolo e l’ambiente circostante e ha investito in modo continuo sia in vigna che in cantina. L’unico vitigno presente è il Sangiovese Grosso, che è la massima espressione della tipicità di Montalcino ed è l’unico ammesso nei suoi vini più prestigiosi come il Rosso e il Brunello.

VITIGNO E CURIOSITA’
Oliveto P.56 Brunello di Montalcino 2013 DOCG di Tenuta Buon Tempo è ottenuto da uve di Sangiovese vendemmiate a mano dal 25 al 30 settembre, con una seconda vendemmia posticipata, per permettere una perfetta maturazione e maggiore concentrazione delle componenti aromatiche e qualitative negli acini. Le viti crescono su terreni esposti a sud-est a 350 metri di altitudine ed è un vino di grande complessità ed eleganza ma la tempo stesso strutturato e longevo. Vinifica in acciaio a temperatura controllata e fermenta con lieviti indigeni. Macera per 6 settimane, invecchia per 3 anni in botti grandi di rovere di Slavonia e poi riposa per almeno 1 anno in bottiglia. “Oliveto p.56”  prende il nme dal vecchio podere dondato negli anni ’40 e dalla particella catastale in cui si trova la vigna più vecchia della Tenuta, con viti di circa 25 anni.