CATARRATTO IGP dei PRINCIPI DI SPADAFORA (biologico)
DEGUSTAZIONE
Colore: si presenta di un bel giallo paglierino chiaro, con riflessi verdognoli
Profumo: al naso è ricco, intenso e fruttato
Sapore: al palato è secco, sapido e fresco
ABBINAMENTI
Catarratto bianco IGP dei Principi di Spadafora si abbina con antipasti leggeri e piatti a base di pesce e crostacei. Da servire ad una temperatura consigliata di 11 gradi.
CANTINA
Spadafora è una nobile famiglia siciliana di cui le prime tracce certificate risalgono al 1230. La tenuta subisce parecchi danni durante il terremoto del 1968 ma don Pietro ricostruisce e riqualifica dell’azienda, rivalutando i vitigni autoctoni e portando in Sicilia altri vitigni destinati alla nascita di vini di qualità. L’attuale proprietario è Francesco Spadafora, figlio di don Pietro, e poi di Enrica Spadafora, la figlia. La storia del vino Spadafora in bottiglia inizia quasi vent’anni fa, nell’estate del 1988, quando il proprietario si trasferisce a Virzì per occuparsi delle vigne. Oggi l’azienda coltiva 95 ettari di vigneto suddivisi su una proprietà di 180 ettari ad un’altitudine variabile tra i 200 e i 400 metri sopra il livello del mare dove sono state piantate uve Catarratto, Grillo, Inzolia e Chardonnay fra le bianche e Syrah, Cabernet, Merlot e Nero d’Avola fra le uve nere.
VITIGNO E CURIOSITA’
Catarratto bianco IGP dei Principi di Spadafora è ottenuto da uve Catarratto e Inzolia raccolte manualmente tra agosto e settembre, coltivate a Monreale, su terreni sabbiosi argillosi esposti a nord-ovest, a una altitudine di 300 metri sul livello del mare. Fermenta spontaneamente da pied de cuve di uve in assenza di solforosa, in vasca di cemento a temperatura controllata. Invecchia 2 mesi in cemento e 2 mesi in bottiglia.