Il nostro incontro con i vini dei F.lli Revello risale a uno dei primi Vinitaly, nel 2018, alla ricerca di un buon Barolo, che non fosse il solito vino pesante, con i tannini che ti spaccano il palato, ma un vino che ci facesse sentire il caldo della vigna e i profumi delle colline piemontesi senza dare un pugno nello stomaco. Così passiamo davanti a uno stand elegante, una bella parata di sei bottiglie di barolo con tanto di stemma araldico sul centro dell’etichetta: vuoi che su sei etichette di Barolo non troviamo quello che stiamo cercando? E così è stato. Mentre iniziamo a degustare, Elena ci fa entrare nel loro mondo e spiega come il rispetto della natura è il fil rouge che lega la vigna ed i suoi frutti sino alla cantina. Descrivendoci quello che chiama “il loro anfiteatro naturale” composto da varie conformazioni del territorio, una diversa esposizione al sole di ogni appezzamento e accorgimenti mirati tali da rendere ogni vigna unica, Elena racconta come riescono ad ottenere differenti tipologie di Barolo, che potremmo definire cru. E dopo averli provati tutti, possiamo solo confermare. Dopo un racconto così di cuore, ci siamo ripromessi di andare a trovarli a casa, a La Morra. E così è stato lo scorso anno, in una giornata di un novembre anomalo, caldo e soleggiato, quando i grappoli di Nebbiolo avevano ormai già lasciato le vigne e trovato riparo nelle cantine. Ed eccolo lì, cortile interno dell’azienda vinicola, un vero e proprio balcone che si affaccia sulle colline piemontesi. Dalla sala degustazioni al piano superiore, le ampie vetrate si aprono ancora meglio sulle colline e sulle vigne: con un calice in mano e lo sguardo che si perde, si medita anche sulla bellezza. La visita prosegue scendendo lungo una stretta scala a chiocciola che ci porta in cantina, proprio sotto l’azienda agricola, dove le grandi botti di legno fanno da culla al Barolo che resta a riposare per anni. Ogni botte ha la sua storia, ogni passo che porta al Barolo fa capire l’amore che i F.lli Revello mettono in quello che fanno. Un cuore grande che ha dato vita a un vino particolare, L’Insieme, con una storia importante alle spalle e che merita un capitolo a parte.
Ora siamo in primavera, il sole è lo stesso di quel giorno di novembre ma il “clima” lo è decisamente meno…spesso però, un buon vino e i nostri ricordi ci fanno bene al cuore. Oggi brindiamo a questo.