I Morra sono viticoltori da generazioni: Domenico, Antonio e Diego rappresentano tre generazioni orgogliose delle proprie radici e della propria storia che è iniziata a metà ‘900 con il primo fazzoletto di terra e continua oggi con una proprietà composta da 30 ettari di vigneti distribuiti tra i Comuni di Verduno, La Morra e Roddi. Una storia sempre in divenire, una ricerca costante dell’equilibrio tra uomo e natura e la sostenibilità come obiettivo perché le generazioni successive possano continuare a godere del territorio e delle sue ricchezze. La sede dell’azienda è a Mosca di Verduno, nel cuore di Monvigliero, che per tutti è Cascina Mosca. Radici solide ma uno sguardo sempre al futuro verso nuovi obiettivi: questo per ricercare e valorizzare le tipicità delle colline delle Langhe e selezionare gli appezzamenti più adatti a esprimere il carattere dei vitigni che i Morra coltivano. Un impegno quotidiano nel rispetto del territorio, fato di gesti semplici e di continua innovazione: i principi della lotta integrata guidano i Morra nel loro rapporto con il territorio e con i suoi ecosistemi, per cercare di preservarne equilibri e biodiversità. E l’esperienza di generazioni fa sì che le scelte produttive dell’azienda siano mirate a ottenere vini con caratteristiche qualitative che si possano ricondurre chiaramente al territorio. I vigneti, la maggior parte di proprietà, sono ubicati nei migliori cru di Verduno, La Morra e Roddi d’Alba e sono coltivati in predominanza a Nebbiolo anche se si possono trovare altri vitigni tipici della zona come Dolcetto, Barbera ed il particolare Pelaverga. Vengono seguiti con estrema cura, con un sistema di potatura mirata a limitare le rese in uva ed una concimazione di mantenimento, con sostanze organiche e seguendo i principi della lotta integrata. Si estendono su tutti i versanti delle colline: di conseguenza pendenza, natura e struttura dei terreni, esposizione al sole e il microclima unico, unite all’esperienza del viticoltore e del suo particolare e quotidiano rapporto con la vite, permettono di ottenere grandi vini. Il terreno, costituito da marne grigio azzurre in profondità, biancastre in superficie, alternato da arenarie (tipica conformazione delle marne di sant’Agata) dona ampia aromaticità (fiori e spezie), eleganza e massima espressione del terroir al vitigno principe della collina: il Nebbiolo. Proprio per queste caratteristiche uniche, Monvigliero è diventata sottozona del Barolo.
Uve: Nebbiolo Anno: 2015 Gradazione: 14,5% vol. Formato: 75 cl
Produzione 5.000 bottiglie
Uve: Nebbiolo Anno: 2016 Gradazione: 14,5% vol. Formato: 75 cl
Produzione 5.000 bottiglie
Uve: Nebbiolo Anno: 2017 Gradazione: 14,5% vol. Formato: 75 cl
Produzione 5.000 bottiglie
Uve: Nebbiolo Anno: 2018 Gradazione: 14,5% vol. Formato: 75 cl
Produzione 5.000 bottiglie
Uve: Nebbiolo Anno: 2019 Gradazione: 14,5% vol. Formato: 75 cl
Produzione 6.000 bottiglie
Uve: Nebbiolo 100% Anno: 2019 Gradazione: 14,5% Formato: 75 cl
Uve: Nebbiolo 100% Anno: 2018 Gradazione: 14,5% Formato: 75 cl
Uve: Nebbiolo Anno: 2021 Gradazione: 14% vol. Formato: 75 cl
Uve: Nebbiolo 100% Anno: 2021-2022 Gradazione alcolica: 13% Formato: 75 cl
Uve: Pelaverga piccolo Anno: 2021-2022 Gradazione: 14% vol. Formato: 75 cl